Il piano editoriale è un programma che ogni brand dovrebbe costruire. Ma è, di solito, anche una delle prime cose che si trascura. Come mai? Perché è uno strumento impegnativo, che richiede una programmazione preventiva e in cui nulla va lasciato al caso. Per cui, brand poco strutturati hanno spesso difficoltà a portarlo avanti nel tempo, anche se sarebbe fondamentale per una crescita costante e una comunicazione ottimale.
Cos’è, di preciso, un piano editoriale?
Il piano editoriale è uno schema in cui si elencano tutti i contenuti che si pubblicheranno in un determinato periodo. Può essere costruito in modi diversi. Si tende a utilizzare strumenti online, in condivisione, ma nessuno vieta di farlo anche su materiale cartaceo. Si crea una sorta di calendario in cui si elencano per filo e per segno post sui social, articoli del blog, newsletter, video e contenuti vari che si pubblicheranno in un intervallo di tempo abbastanza lungo.
Cosa inserire?
Tutto quello che i nostri clienti, reali o potenziali, vorrebbero leggere o potrebbero ritenere interessante. Sempre rispettando il tono di voce del nostro brand, dobbiamo andare a creare contenuti originali, creativi e appassionanti, che tengano incollata l’attenzione del cliente e lo spigano a effettuare ciò che noi ci poniamo come obiettivo. Se intendiamo vendere un determinato prodotto, informare, invitare a un evento, esortare gli utenti a fare un’azione, allora programmeremo, in quel dato giorno e orario, un contenuto volto a quel target.
Dove trovare ispirazione?
La conoscenza approfondita del cliente dovrebbe portarci a seguire tutti i trend potenzialmente coinvolgenti per trarne ispirazione. Ma è sempre importante tener presenti le occasioni d’acquisto ricorrenti. Ad esempio, se vendiamo gioielli, sappiamo che Natale e San Valentino potrebbero essere momenti ideali per enfatizzare i contenuti di vendita, dando magari anche consigli su abbinamenti o sui regali migliori da fare a seconda dei gusti del partner. Per aiutarci, esistono anche siti web utili come il Calendario delle Giornate Mondiali, che fornisce sempre spunti da sfruttare per avere sotto controllo i possibili argomenti di cui i social parleranno, e quindi creare contenuti potenzialmente virali.
Monitorare i risultati
Dobbiamo sempre poi controllare il gradimento, sia sotto forma di interazioni che di effettivo ritorno economico, anche per capire quali sono i temi da trattare più spesso e quali approfondire di più.
Non sai da dove cominciare, per il tuo piano editoriale?
Chiamaci e iniziamo a costruirlo insieme!